L'acqua di Milano

Vedovelle

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Le vedovelle sono le tipiche fontanelle di Milano, così chiamate perché il filo d’acqua incessante che sgorga è paragonato al pianto di una vedova. Al caratteristico colore verde ramarro e al bocchettone a forma di drago, a richiamare i doccioni del Duomo, si deve invece l’altro soprannome “Draghi Verdi”. Distribuite su tutto il territorio del Comune di Milano, attualmente sono oltre 580 le fontanelle in funzione.

Installate a partire dal 1931, le vedovelle sono realizzate in ghisa, alte circa un metro e mezzo e larghe poco più di cinquanta centimetri. Hanno la forma di una torretta ornata dallo scudetto del comune della città, su cui campeggia una decorazione a forma di pigna. Alla base vi è una piccola vasca semi-circolare da sempre utilizzata per abbeverare gli animali.

L’acqua che fluisce dalle fontanelle è la stessa che arriva ai contatori delle case della città di Milano, pertanto è conforme a tutti parametri previsti dalla normativa vigente.

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LE VEDOVELLE NON HANNO IL RUBINETTO: È UNO SPRECO D’ACQUA?

Le vedovelle non hanno il rubinetto, per questo motivo si può essere portati a pensare che causino spreco d’acqua, ma non è così.

Innanzitutto la quantità d’acqua erogata dalle fontanelle è irrisoria in confronto alla portata d’acqua distribuita dall’acquedotto milanese; infatti, a fronte di un flusso totale istantaneo medio erogato dall’acquedotto di circa 7500 litri/secondo, la portata dell’insieme delle fontanelle è pari a circa soli 10 litri al secondo. Inoltre la portata in uscita dalle fontanelle non si disperde ma, attraverso la fognatura, raggiunge i depuratori di Milano, dove viene depurata e restituita all’ambiente ad uso dei consorzi agricoli per l’irrigazione dei campi a sud della città

Il flusso d’acqua continuo delle vedovelle non è utile solo per dissetarsi, ma svolge anche l’importante funzione di mantenere l’acqua sempre in movimento, preservandone la freschezza e la buona qualità. L’interruzione del flusso determinerebbe la stagnazione dell’acqua e contribuirebbe alla formazione di flora batterica attorno alla bocca del “drago” da cui sgorga l’acqua.

Infine, le vedovelle sono posizionate in prossimità delle cosiddette “teste morte”, cioè le diramazioni a fondo cieco della rete acquedottistica, e il loro fluire continuo contribuisce allo sfiato di sacche d’aria che si potrebbero formare all’interno delle tubazioni. Infatti, la lunga reta magliata di Milano, se non avesse sistemi di sfiato, sarebbe soggetta ad aumenti di pressione localizzati e mal funzionamenti.