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Glossario

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Per guidarti nella lettura della bolletta e per approfondire gli aspetti funzionali del servizio idrico integrato, abbiamo approntato questo glossario che raccoglie le definizioni dei principali termini usati per indicare i vari servizi, insieme al lessico tecnico relativo al funzionamento degli impianti e al laboratorio analisi. Naviga tra le varie lettere e inizia la ricerca!

Abitanti equivalenti

Questo parametro è utilizzato per calcolare la portata dei depuratori. Gli abitanti equivalenti rappresentano una stima del carico inquinante di natura organica biodegradabile prodotto dalle attività domestiche e dalle attività economiche. L’abitante equivalente è infatti convenzionalmente definito come la quantità di carico inquinante prodotto ed immesso nelle acque di scarico da un abitante stabilmente residente nell’arco della giornata; tale carico corrisponde a 60 grammi di Bod5 al giorno (Domanda biochimica di ossigeno a 5 giorni). Secondo la definizione data dalla vigente normativa in materia di protezione e depurazione delle acque dall’inquinamento (Direttiva 91/271/Cee) vale l’equivalenza: 1 abitante equivalente =60 grammi al giorno di Bod5. Con il calcolo degli Abitanti equivalenti totali urbani (Aetu) si stima il carico inquinante potenziale veicolato nelle acque reflue urbane recapitate nella rete fognaria, dalle diverse fonti di generazione che, attraverso specifici coefficienti numerici, sono trasformate in abitanti equivalenti. Le fonti generatrici considerate sono: la popolazione residente, le attività domestiche e ad esse assimilabili, le attività alberghiere, turistiche, scolastiche e le micro-imprese generalmente operanti all’interno dei centri urbani, i cui scarichi presentano caratteristiche qualitative equivalenti al metabolismo umano o ad attività domestiche e in cui gli inquinanti sono costituiti prevalentemente da sostanze biodegradabili. Negli Abitanti equivalenti totali (Aet) sono invece considerate tutte le acque reflue; sono cioè compresi anche gli scarichi delle industrie manifatturiere presenti sul territorio comunale e rese assimilabili alle attività domestiche solo dopo l’eventuale depurazione delle sostanze inorganiche.

Accrediti addebiti diversi

Comprendono gli addebiti/accrediti diversi da quelli per la fornitura dei servizi di acquedotto, fognatura, depurazione e dalla quota fissa. Sono, ad esempio: i contributi di allacciamento alla rete, il deposito cauzionale o gli interessi di mora o, per gli accrediti, eventuali indennizzi previsti dalla Carta dei Servizi. In bolletta deve sempre essere evidenziato a cosa si riferiscono. A seconda della loro tipologia possono essere soggetti o meno all’Iva .

Acque reflue

Acque usate, scarti delle attività umane, domestiche o industriali. Si distinguono in acque reflue domestiche, provenienti da insediamenti di tipo residenziale derivanti, prevalentemente, dal metabolismo umano e da attività domestiche; e acque reflue industriali, scaricate da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni. Le acque reflue urbane sono originate dal miscuglio di acque reflue domestiche e di acque reflue industriali o pluviali, raccolte nella rete fognaria.

Acquedotto

Tramite il servizio di acquedotto l’acqua viene prelevata dalla fonte, trattata mediante la potabilizzazione e immessa nella rete idrica, per la distribuzione alle utenze. L’utente paga questo servizio con una quota variabile in base ai m3 consumati e differenziata a seconda degli scaglioni di consumo.

Acquifero

Sistema fisico-chimico formato da due fasi: l’acqua sotterranea e un serbatoio che si manifesta come una struttura idrogeologica (roccia o sedimenti incoerenti come ghiaie e sabbie) permeabile per porosità e/o fessurazione che permette un deflusso significativo di acqua sotterranea e la captazione di portate significative. Si distingue in acquifero a falda libera (o freatica): è un serbatoio naturale di acqua limitato superiormente da un limite reale (la superficie piezometrica) in equilibrio con la pressione atmosferica e inferiormente da un limite geologico impermeabile. L’acquifero a falda confinata (o in pressione): l’acqua che circola al suo interno è in pressione perché è delimitata superiormente e inferiormente da orizzonti impermeabili. La ricarica dell’acquifero è dovuta in massima parte alla infiltrazione diretta delle precipitazioni meteoriche e, in minor misura, alle infiltrazioni dei corsi d’acqua e delle irrigazioni.

Adsorbimento

Processo chimico-fisico secondo il quale molecole o gruppi ionici vengono trattenuti sulla superficie di alcuni solidi porosi, passando da una fase gassosa o liquida a una fase solida.

Aerazione

Processo fisico di separazione dei composti volatili disciolti nelle acque ottenuto mediante forze di diffusione molecolare. Avviene grazie al passaggio di un consistente flusso d’aria in una colonna di scambio (torre di aerazione) nella quale l’acqua viene fatta cadere a pioggia in una vasca ad aria insufflata dal fondo.

Allacciamento

Punto di connessione tra l’impianto privato e la rete pubblica, sia di acqua potabile (allacciamento acqua potabile) sia di acque reflue (allacciamento fognario).

Ammonio

Ione a base di azoto, deriva principalmente delle deiezioni umane o animali dove è contenuto assieme all’urea risultante dal metabolismo delle proteine. La sua presenza nelle acque, specialmente in quelle sotterranee, è dovuta in alcuni casi a cause geologiche quali ad esempio la degradazione di materiale in via di fossilizzazione (resti di piante, giacimenti di torba, ecc.). Si esprime in mg/L. Nella normativa vigente (D. lgs. n. 31/2001) il limite è previsto è di 0,50 mg/L.

Arsenico

L’arsenico, elemento chimico di simbolo As, è un semimetallo naturalmente che si trova naturalmente nel terreno e nelle rocce. È stato utilizzato in passato nella produzione di insetticidi per l’agricoltura mentre oggi viene impiegato nella produzione di semiconduttori nell’industria elettronica. Per le sue applicazioni viene ottenuto come sottoprodotto dell’estrazione di altri minerali. Già presente in natura in quantità ridotte, il suo utilizzo e l’estrazione mineraria ne hanno aumentato la concentrazione nel terreno, senza raggiungere tuttavia concentrazioni particolarmente elevate. Le sue caratteristiche chimiche gli permettono di spostarsi nell’acqua e nell’aria sotto forma di polveri, e la sua similarità al fosforo e la sua affinità allo zolfo presente nelle proteine lo rendono tossico per gli esseri viventi. Una sua elevata presenza può quindi causare problemi di tipo ambientale nei confronti di piante e animali nonché alla salute dell’uomo attraverso cibi e bevande, tanto da diventare tristemente noto anche nell’impiego come veleno. C’è da considerare però che la quantità necessaria perché si verifichi un avvelenamento letale di arsenico è molto alta rispetto a quelle che si possono riscontrare nell’ambiente, rimane dunque solo il problema legato all’assimilazione cronica di tale elemento. Ma anche in questo caso, in molti luoghi non si verifica una presenza di arsenico sufficientemente elevata da presentare problemi per l’uomo e per l’ambiente, ad esempio in Italia le zone maggiormente interessate sono quelle del centro (principalmente Toscana e Lazio).