FAQ

Da dove arriva l’acqua del rubinetto delle case milanesi?

L’Acquedotto di Milano preleva l’acqua interamente dalla seconda falda, a una profondità tra gli 80 e i 100 metri, utilizzando un sistema a doppio sollevamento costituito da 588 pozzi ad uso idropotabile (di cui in media circa 400 attivi) e 33 stazioni di rilancio, che alimentano gli oltre 2.200 km della rete di distribuzione al territorio.

Quanto costa l’acqua a Milano?

L’acqua di Milano costa 0,80 centesimi al metro cubo, pari a 1000 litri di acqua: si tratta della tariffa più bassa in Italia e tra le più convenienti in Europa. Nella tariffa sono inoltre compresi non solo i costi di erogazione dell’acqua potabile, ma anche di collettamento delle acque reflue e di depurazione.

L’acqua del rubinetto è sicura?

L’acqua del rubinetto è sicura e controllata. L’acqua dell’acquedotto milanese è costantemente monitorata secondo un programma di campionamento condiviso con l’ATS (Agenzia di Tutela della Salute), che utilizza metodologie approvate dall’Istituto Superiore di Sanità. I controlli vengono realizzati prima dell’approvvigionamento (in corrispondenza dei pozzi di emungimento), prima dell’erogazione (sugli impianti di trattamento e sulle centrali di pompaggio) e sulle fontanelle e Case dell’acqua. Ogni anno il laboratorio di MM effettua oltre 17.000 campionamenti con oltre 190.000 parametri analizzati.

Dove è possibile trovare le analisi dell’acqua del rubinetto?

MM pubblica con cadenza trimestrale sul sito “MM – la tua acqua” e sulla App “MM – la tua acqua” i risultati delle analisi dell’acqua. Gli stessi dati vengono inoltre notificati all’utente attraverso le bollette. Per avere informazioni aggiornate sulla qualità dell’acqua di Milano, puoi chiedere all’amministratore del tuo stabile di esporre la bolletta nello spazio destinato alla comunicazione con i condomini. Le analisi sono inoltre reperibili anche presso ATS Città metropolitana di Milano.

Si può bere l’acqua quando ha odore di cloro?

L’acquedotto di Milano utilizza solo acque di falda, microbiologicamente sicure e protette, che quindi non necessitano di trattamenti di disinfezione spinta. A scopo puramente precauzionale, viene aggiunto all’acqua ipoclorito di sodio (percepito come odore di cloro) in concentrazioni estremamente basse rispetto al limite consigliato dalla Normativa Vigente. Solitamente l’odore di cloro non viene percepito ma, nel caso, basterà raccogliere l’acqua in una brocca e lasciarla decantare per qualche minuto.

Se, appena aperto il rubinetto, scende acqua torbida o con una colorazione rossastra, cosa significa?

Probabilmente nello stabile sono stati effettuati di recente dei lavori sulla rete interna di distribuzione oppure l’erogazione dell’acqua è stata interrotta. La stessa situazione può verificarsi quando il rubinetto resta chiuso per molto tempo, ad esempio per le vacanze estive, a causa degli ossidi di ferro rilasciati dalle pareti interne delle tubazioni di acciaio. Per eliminare questa colorazione basterà lasciar scorrere abbondantemente, sino a quando l’acqua torna incolore. Bastano pochi minuti.

Capita che l’acqua contenga tracce di calcare. Cosa si deve fare in questo caso?

La presenza di particelle di calcare non indica un’alterazione della qualità dell’acqua. Questi residui si possono formare per la normale precipitazione degli ioni di calcio e magnesio, soprattutto quando si riscalda l’acqua per usi domestici. Per ristabilire un flusso trasparente è sufficiente utilizzare e tenere sempre pulito il filtro frangi-getto. Per ridurne la formazione invece si raccomanda di non riscaldare eccessivamente l’acqua domestica negli scaldabagni.

Perché l’acqua a volte ha un colore biancastro e/o micro-bollicine?

La causa di questa opacità è l’elevata pressione dell’acqua, determinata sia dagli impianti di pompaggio cittadini sia dalle autoclavi condominiali. Tale pressione è necessaria per poter servire anche i piani più alti degli edifici. Perché l’acqua torni limpida è sufficiente aspettare pochi minuti dopo il prelievo in modo da consentire alle micro-bollicine di evaporare naturalmente.

Come mai le “vedovelle” non hanno il rubinetto? Non è uno spreco di acqua?

La quantità d’acqua erogata dalle fontanelle è irrisoria in confronto alla portata d’acqua distribuita dall’acquedotto milanese: a fronte di un flusso totale istantaneo medio erogato dall’acquedotto di circa 7.500 litri/secondo, la portata dell’insieme delle fontanelle è pari a soli 10 litri circa al secondo. Inoltre, il flusso d’acqua continuo delle vedovelle non è utile solo per dissetarsi, ma svolge anche l’importante funzione di mantenere l’acqua sempre in movimento, preservandone la freschezza e la buona qualità in corrispondenza delle tubazioni terminali cieche, le cosiddette “teste morte”. In più, l’interruzione del flusso determinerebbe la stagnazione dell’acqua e contribuirebbe alla formazione di flora batterica attorno alla bocca del “drago” da cui sgorga l’acqua. Bisogna ricordare, inoltre, che la portata in uscita dalle fontanelle non si disperde inutilmente ma, attraverso il sistema di collettamento delle acque reflue, raggiunge i depuratori di Milano dove, depurata e sanificata, viene restituita all’ambiente.

È possibile visitare i nostri impianti?

A cadenza mensile organizziamo visite guidate dai nostri tecnici presso la Centrale dell’acquedotto di via Padova e i Depuratori di Milano Nosedo e Milano San Rocco. Le visite sono gratuite e disponibili sia per le scuole sia per i cittadini. Per scoprire come partecipare guarda qui [link a visita i nostri impianti]

È consigliabile utilizzare depuratori condominiali?

MM garantisce la piena conformità analitica dell’acqua (potabilità) sino al punto di consegna (contatore), così come previsto dall’art. 7 D. Lgs. 31/2001, monitorando attraverso un piano di autocontrollo condiviso con gli Organi di Controllo (ATS, ATO) tutti i parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici prescritti dalla Normativa vigente.

I limiti di legge per ogni singolo parametro sono estremamente restrittivi e cautelativi, frutto di ricerche e studi a cura di un team di esperti (medici, tossicologi, chimici e biologi) dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute; di conseguenza l’acqua non necessità di trattamento alcuno.

Al proprietario o all’amministratore di condominio spetta la manutenzione delle tubature condominiali e di tutti i sistemi di trattamento installati a valle del contatore. Benché non viga nessuna limitazione regolamentare all’installazione di depuratori domestici, direttamente al lavandino di casa o all’ingresso del condominio, si specifica che l’acqua potabile fornita dal Servizio idrico non richiede nessun tipo di depurazione.  Nel caso si decida per l’utilizzo di questi apparecchi, si raccomanda di dimensionarli in base all’effettiva qualità dell’acqua fornita da MM e in funzione degli scopi che si vogliono perseguire. Si consiglia inoltre una corretta manutenzione sulla rete idrica interna e una periodica pulizia dell’autoclave o di eventuali sistemi di trattamento, se presenti, poiché una mancata manutenzione può essere la causa di alterazioni significative delle qualità sia chimiche che microbiologiche dell’acqua.

È possibile chiedere di installare una “vedovella” nei giardini sotto casa?

Un cittadino o un’associazione può farne richiesta al Consiglio di Zona, che inoltrerà la domanda agli Uffici Arredo Urbano – Parchi e Giardini del Comune di Milano, coinvolgendo la polizia locale e MM. Dopo opportuni accertamenti da parte della Polizia municipale sulla sicurezza del luogo di collocazione e da parte di MM dal punto di vista idrologico, la fontanella verrà installata. Il servizio è gratuito.

Quali servizi posso utilizzare con lo Sportello Online?

Puoi visualizzare, scaricare e pagare le bollette e visualizzare e scaricare estratto conto. Puoi inviare l'autolettura, richieste di preventivazione, voltura, verifiche tecniche (metrologica/pressione e sopralluogo tecnico ), accorpamenti, cambio recapito di spedizione, richieste info e reclami, denunce scarichi produttivi. Puoi  consultare lo storico dei consumi degli ultimi 2 anni.

Non riesco a registrarmi allo Sportello Online. Qual è la procedura corretta?

Puoi seguire le indicazioni di dettaglio che trovi cliccando, attraverso la sezione "La tua area riservata" del sito, sulla home page dello "Sportello Online", "registrati adesso" e sul punto di domanda in alto a destra. Se hai seguito tutte le indicazioni ma la registrazione non va a buon fine puoi contattare il numero 800 021 800 oppure utilizzare la nostra web chat cliccando sull’icona blu che trovi sul lato destro dello schema.

Non riesco a visualizzare il PdF della bolletta emessa

Se non hai fatto richiesta online di ricevere la bolletta a mezzo email (vedi FAQ "Come posso ottenere il PdF della bolletta senza dover accedere allo Sportello Online") devi necessariamente accedere allo Sportello Online. Attualmente, dalla data di emissione decorrono circa 20 giorni prima di poter acquisire il PdF della bolletta. MM spa si sta attivando per ridurre queste tempistiche. Consigliamo di ripetere l'operazione di acquisizione decorso detto tempo dalla data di emissione.

Come posso capire se ho una perdita idrica?

Se hai il dubbio di avere una perdita idrica occulta (hai visto i consumi elevati nel tempo illustrati in bolletta oppure la lettura che hai rilevato sul contatore è elevata rispetto al periodo precedente) puoi fare un primo controllo: chiudi tutti i rubinetti della casa e controlla che il contatore non giri (per le utenze in cui il fermo simultaneo di tutti gli usi è difficoltoso – ad esempio grandi condomini - il controllo del contatore può essere fatto durante la notte).

In caso contrario, è possibile ci sia una perdita per cui ti suggeriamo di consultare subito un idraulico di fiducia per la conferma e riparazione. Ricorda che per perdita idrica occulta si intende la perdita idrica occorsa a valle del misuratore, sugli impianti di responsabilità dell’utente; si tratta di perdita non affiorante e non rintracciabile con le operazioni di normale diligenza richiesta all’utente per il controllo dei beni di proprietà e comunque non attribuibile a colpa o negligenza dell’utente ma derivata da fatto accidentale, fortuito e involontario, riconducibile a vetustà e/o corrosione del tratto di derivazione post - misuratore e dell’impianto interno di utilizzazione.

La perdita idrica occulta è pertanto quella non rilevabile esternamente in modo diretto ed evidente in quanto posizionata in luoghi non direttamente ispezionabili e causata dalla rottura di tubazioni incassate nei muri o interrate e non riguarda difetti di impianti ispezionabili (es. autoclavi, impianti frigoriferi, impianti di condizionamento, impianti di irrigazione) o rubinetterie interne né perdite derivanti da danneggiamenti in occasione di interventi di riparazione effettuati dall’utente, rotture provocate dall’utente o da terzi, oppure conseguenti a lavori edili e/o stradali e/o da scavi e/o da sbancamento del terreno nonché conseguenti a ogni specie di danno indiretto.

Quali tutele sono previste in caso di perdita idrica?

Se hai il dubbio di avere una perdita idrica occulta (hai visto i consumi elevati nel tempo illustrati in bolletta oppure la lettura che hai rilevato sul contatore è elevata rispetto al periodo precedente) puoi fare un primo controllo: chiudi tutti i rubinetti della casa e controlla che il contatore non giri (per le utenze in cui il fermo simultaneo di tutti gli usi è difficoltoso – ad esempio grandi condomini - il controllo del contatore può essere fatto durante la notte).

In caso contrario, è possibile ci sia una perdita per cui ti suggeriamo di consultare subito un idraulico di fiducia per la conferma e riparazione.

Ricorda che la perdita idrica occulta riparata e documentata (accertata anche dal Gestore) dà diritto:

  1. all’applicazione, al 70% del volume di acquedotto eccedente il consumo medio giornaliero di riferimento, di una tariffa pari alla metà della tariffa base prevista dall'articolazione tariffaria vigente per la tipologia d'uso dell'utenza richiedente;
  2. allo storno del volume eccedente il consumo medio giornaliero di riferimento relativo alle componenti di fognatura e depurazione, purché non vi sia stata immissione di acqua di perdita in rete fognaria.

In assenza di dimostrazione della perdita nell’ambiente avrai diritto alla rettifica per la sola componente di acquedotto di cui al punto a).

Sull’importo residuo della bolletta al netto dello sgravio, l’utente potrai richiedere un piano di rateizzazione in conformità a quanto previsto dal paragrafo 7.8. della Carta della Qualità dei Servizi.

Le suddette rettifiche possono essere applicate al periodo di fatturazione antecedente alla riparazione del guasto da parte dell'utente fino ad un massimo di 180 giorni dalla data di riparazione. Qualora la data di riparazione della perdita occulta documentata da parte dell'utente avvenisse oltre ai tre mesi successivi alla data di emissione della bolletta in cui è stato rilevato il consumo anomalo, i 180 giorni per la rettifica sono calcolati a partire dal termine di tali tre mesi.

Per ulteriori dettagli, puoi consultare l’art. 2.3.5 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato della città di Milano

Come posso capire se sto consumando eccessivamente?

Consulta la bolletta e il grafico consumo. Sono indicati i consumi e i mc/g in un arco temporale significativo, con eventuali picchi. Puoi anche confrontare il tuo consumo con quello medio per la tua tipologia di utenza. Ad esempio, se la tua utenza è domestica residente, una famiglia di 2 persone residenti consuma a Milano in media 0,45 mc/g (450 litri d’acqua al giorno, 225 litri a persona).

Come posso ottenere il PdF della bolletta senza dover accedere allo Sportello Online?

È sufficiente richiedere la copia di cortesia della bolletta, contattando il numero verde 800 021 800 o tramite email, scrivendo al nostro indirizzo PEI  servizio.clienti@mmspa.eu o PEC servizio.clienti@pec.metropolitanamilanese.it

Ho ricevuto una bolletta "mista". Cosa significa?

Significa che ai consumi reali rilevati attraverso una lettura effettiva si aggiunge una parte di consumo stimato per i giorni successivi alla lettura fino alla fine del periodo (di norma, sino a fine mese). Alla rilevazione della lettura reale, il consumo fatturato a calcolo viene interamente restituito (conguagliati) e i consumi reali vengono fatturati a partire dalla lettura effettiva precedente in nostro possesso.
 

Ho ricevuto una bolletta con importo negativo. Come devo procedere per avere la restituzione dell'importo?

Se l'utenza è attiva, troverai l'accredito nella bolletta di successiva emissione, con apposita voce (il totale di questa bolletta quindi conterrà in detrazione l'importo della precedente). Non occorre quindi chiedere alcun rimborso. Se invece l'utenza è cessata e l'importo negativo è relativo alla bolletta di cessazione, in caso di insoluti MM Spa procederà alla compensazione degli importi o in assenza di insoluto oppure di compensazione che non copre l'intera somma, il residuo viene rimborsato tramite bonifico (a tal fine occorre comunicare, se non già fatto in sede contrattuale, i dati per l'accredito anche a mezzo email servizio.clienti@mmspa.eu).

Cos'è il Bonus sociale idrico?

È una misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale. È stata prevista dal DPCM del 13 ottobre 2016, emanato in forza dell'articolo 60 del cd. Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) e successivamente attuata con provvedimenti dell'ARERA. Consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Tale quantitativo è stato fissato in 50 litri giorno a persona (18,25 mc di acqua all'anno), corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali.

Come posso ottenere il Bonus sociale idrico?

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda.

Chi ha diritto al Bonus sociale idrico?

La condizione necessaria per avere diritto ai bonus è appartenere ad un nucleo familiare con:

  • indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro;
  • indicatore ISEE superiore a 9.530 euro e fino a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa), indipendentemente dal fatto che il nucleo risulti percettore di Reddito di Cittadinanza (Rdc)/Pensione di Cittadinanza (Pdc);
  • indicatore ISEE superiore a 9.530 euro percettori di Reddito di Cittadinanza (Rdc)/Pensione di Cittadinanza (Pdc), con meno di 4 figli;
  • indicatore ISEE superiore a 9.530 euro e fino a 15.000 euro con meno di 4 figli a carico.

Uno dei componenti  del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza.

Come avviene l'erogazione del Bonus sociale idrico?

L'erogazione avviene automaticamente in bolletta per i clienti diretti (chi è titolare di un contratto di somministrazione con MM Spa e quindi è l'intestatario della fornitura); per i clienti non diretti (esempio utenze condominiali) sono in corso di definizione le modalità applicative per l'erogazione automatica delle agevolazioni, e che al momento prevedono la trasmissione di una lettera di bonifico in circolarità (è necessario presentarsi nella filiale indicata nella lettera per ritirare la somma, da utilizzare per il pagamento delle quote idriche fatturate al Condominio).

Cos'è il Bonus idrico integrativo?

È una misura che integra il beneficio previsto per il Bonus sociale idrico, concedendo ulteriori sgravi in bolletta. E' stato previsto dall'ATO Città Metropolitana di Milano, per sostenere gli utenti in stato di disagio economico e sociale. 

Chi ha diritto al Bonus idrico integrativo?

Vedi quanto riportato alla FAQ "Chi ha diritto al Bonus sociale idrico". Il Bonus idrico integrativo viene riconosciuto a tutti coloro che hanno diritto ad ottenere il Bonus sociale idrico. Inoltre per l'anno 2021, è stata ampliata la categoria di soggetti che ne ha diritto: le utenze artigianali e commerciali per le quali è stata rilevata una contrazione dei consumi tra il 2019 e il 2020 superiore al 10% con un consumo ante pandemia superiore a 15 mc.

Come funziona il sistema di pagamento PagoPA?

PagoPA è una nuova modalità per eseguire i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modalità standardizzata. Si possono effettuare i pagamenti attraverso i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come ad esempio le agenzie di banca, gli home banking, gli sportelli ATM, i punti vendita Mooney, Lottomatica e Banca 5 e presso gli uffici postali.

Perché scegliere il sistema di pagamento PagoPA?

PagoPA è un nuovo sistema realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso i gestori di Servizi Pubblici. Garantisce la registrazione automatica del tuo incasso, che viene quindi eseguita tempestivamente e digitalmente, senza che sia necessaria l'attività manuale dell'operatore e quindi azzerando il rischio di errore o ritardo nell'imputazione dell'incasso.

Che costi ha utilizzare per il pagamento il PagoPA?

Ogni istituto che gestisce i pagamenti con pagoPA (Prestatori di Servizi di Pagamento) può applicare autonomamente differenti costi, a seconda delle proprie politiche commerciali e delle condizioni contrattuali dell’utente.

Posso utilizzare un bollettino non premarcato (bianco) per pagare le bollette?

Non è possibile utilizzare il bollettino postale bianco; va utilizzato esclusivamente il bollettino allegato alla fattura. 

Posso utilizzare il bonifico per eseguire i pagamenti?

L'utilizzo del bonifico è sconsigliato in quanto la tempistica di identificazione del corretto pagatore e conseguente registrazione del pagamento è meno immediata e a rischio di errore (oltre che di ritardo).

A chi devo consegnare il modulo per la domiciliazione bancaria?

Esclusivamente alla tua Banca. Sarà la Banca a trasmettere i dati a MM SpA.

Intendo regolare la mia morosità. Come posso procedere nel caso in cui non possa saldare l'intero importo?

Per venirti incontro, MM ha individuato una serie di possibilità per il pagamento mensile della morosità, anche con condizioni più agevolate rispetto a quelle minime previste dall’ARERA. Per accedere al piano di rateizzazione, utilizza il modulo “Richiesta piano di rateizzazione” nella sezione “Moduli” e “Come pagare la bolletta” sul sito www.latuaacqua.it o reperibile presso il ns. sportello territoriale.

Ho ricevuto un sollecito bonario di pagamento ma avevo già pagato le bollette (tutte o alcune). Come mi devo comportare?

Ci scusiamo per l’errato sollecito; è necessario inviare la copia della disposizione di pagamento eseguita all'indirizzo email servizio.clienti@mmspa.eu. Per evitare questi disguidi, il invitiamo ad utilizzare il bollettino PagoPA (allegato alla fattura o ai solleciti di pagamento) che garantisce la registrazione automatica del pagamento oppure se non utilizzi il PagoPa a verificare sempre l’indicazione nel bonifico del numero di fattura pagata e del codice di conto contrattuale.

Cosa accade se non pago il sollecito ricevuto?

Riceverai una diffida di costituzione in mora e in caso di persistente morosità potranno essere attivate le procedure di sospensione/disattivazione della fornitura (nei casi previsti dalla Delibera ARERA 311/2019, e per alcune tipologie di utenze previa la limitazione del flusso) e/o potranno essere attivate le procedure di recupero coattivo del credito (pignoramenti conti, mobiliari e immobiliari), oltre a sostenere maggiori oneri (interessi di mora, costi di postalizzazione, costi di limitazione/sospensione/disattivazione/riattivazione, costi del recupero coattivo). Vedi le altre FAQ per capire come regolare la morosità.

Quando può essere eseguita la sospensione/disattivazione per morosità?

La sospensione, ovvero la disattivazione, della fornitura può essere eseguita dal Gestore, nel rispetto della disciplina di cui alla Delibera ARERA 311/2019/R/IDR, a partire dal primo giorno lavorativo successivo al termine ultimo per il saldo dei pagamenti pregressi insoluti, entro cui l’utente finale è tenuto a saldare i pagamenti oggetto di costituzione in mora.

Come posso evitare la sospensione per morosità della fornitura o riattivarla se già sospesa?

Per evitare la sospensione del servizio, o richiederne la riattivazione entro 2 giorni feriali, è necessario produrre all'indirizzo servizio.clienti@mmspa.eu (o via PEC all'indirizzo servizio.clienti@pec.metropolitanamilanese.it) o allo sportello fisico (via Borsieri 4, Milano; orari dal lunedi al venerdi, 8:15/16:15 e sabato ore 8:15/12:15) le reversali di pagamento delle bollette oggetto di costituzione in mora, indicando il codice utente e richiedendo l'interruzione della sospensione del servizio se non già avvenuta, oppure la riattivazione se il servizio risulta già sospeso.

Per maggiori informazioni, può essere contattato il numero del Call Center 800021800. 

Quali sono i consumi medi annui per tipologia?

I consumi medi annui degli utenti finali, rilevati sul territorio gestito, suddivisi per tipologia di utenza sono indicati in tabella. 

Tipologia d'uso Consumo medio annuo Consumo medio giorno (mc/g)
Uso Domestico residente 513 1,41
Uso Domestico non residente 512 1,4
Uso Condominiale 161 0,44
Uso Artigianale Commerciale 1378 3,78
Uso Industriale 9729 26,66
Uso Agricolo Zootecnico 2241 6,14
Uso Pubblico Non Disalimentabile 1114 3,05
Uso Pubblico Disalimentabile 2938 8,05
Altri Usi 434 1,19
Quali sono le conseguenze del ritardato o mancato pagamento della fattura del Servizio Idrico Integrato?

Come regolato dalla normativa di settore, viene avviata la procedura di recupero del credito e potresti dover sostenere maggiori oneri. Possono essere infatti applicate, in base alle attività eseguite per recuperare il credito, le seguenti tipologie di oneri:
a. Interessi di dilazione (tasso BCE) e interessi di mora da ritardato pagamento (tasso BCE + 3,5%);
b. Costi di postalizzazione dei solleciti, costituzioni in mora e ingiunzioni fiscali;
c. Costi e oneri del recupero coattivo (ingiunzione fiscale);
d. Costi della limitazione, sospensione, riattivazione per morosità.

Qual è la procedura che viene eseguita per recuperare la morosità?

Le azioni sono varie e si aggravano con il decorso del tempo in pendenza di morosità:

  1. Prima della scadenza della fattura e nei giorni successivi vengono inviati degli avvisi a tutti i soggetti che hanno fornito il proprio numero telefonico o la propria email, per renderli edotti della prossima o avvenuta scadenza;
  2. Dopo 10 giorni dalla scadenza della fattura viene emesso con PEC o con raccomandata A/R un primo sollecito bonario;
  3. Dopo la scadenza del pagamento del sollecito bonario viene emesso con PEC o con raccomandata A/R il secondo sollecito di pagamento che funge da costituzione in mora;
  4. Prima del sollecito bonario o dopo la costituzione in mora viene eseguito un contatto telefonico per tutti i soggetti per i quali si hanno i contatti telefonici, per informare delle azioni eseguite e di quelle successive;
  5. Dopo la costituzione in mora viene inviata una PEC o un telegramma al titolare dell’utenza in cui si informa che entro 5 giorni si procederà alla limitazione della fornitura e poi alla sospensione in pendenza di morosità;
  6. Se la limitazione/sospensione del servizio non è fattibile ovvero infruttuosa viene emessa l’ingiunzione fiscale e si procede ad esecuzione (pignoramenti, ecc).
Che cosa è l’Ingiunzione fiscale e cosa comporta?

È uno strumento di recupero del credito che ci consente di tutelare i buoni pagatori e contenere la morosità, al fine di garantire un servizio di qualità. In particolare, è una intimazione di pagamento, emessa da MM S.p.A. in forza dell’autorizzazione ricevuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 228 del 29/09/2023) alla riscossione coattiva a mezzo ruolo dei crediti vantati relativi alla tariffa del Servizio Idrico Integrato. Ha gli stessi effetti di un decreto ingiuntivo e, decorso il termine per il pagamento, MM S.p.A. potrà procedere all’esecuzione forzata (pignoramento dei beni del debitore). Cumula infatti in sè la duplice natura e funzione di titolo esecutivo e di atto prodromico all'inizio dell'esecuzione coattiva equipollente a quello che nel processo civile ordinario è l'atto di precetto.

Che cosa contiene l’Ingiunzione Fiscale?

L’Ingiunzione Fiscale contiene i dati identificativi del debitore, il dettaglio e la causale degli importi dovuti, l'avvertimento che non pagando entro 30 giorni si procederà ad esecuzione forzata; l'indicazione del responsabile del procedimento; le modalità per presentare ricorso giudiziario; la relata di notifica; altre informazioni di carattere generale.

Ho ricevuto una ingiunzione fiscale. Cosa devo fare per evitare l’esecuzione?

Controlla se hai pagato tutte le fatture ingiunte, o i solleciti ricevuti per le medesime fatture. Se ti risultano pagate, invia il prima possibile (non oltre i 30 giorni dalla ricezione dell’ingiunzione) le reversali di pagamento all’indirizzo servizio.clienti@mmspa.eu. Se non si risultano pagate, occorre procedere al pagamento utilizzando possibilmente i bollettini PagoPa premercati che trovi nella fattura non pagata o nei solleciti di pagamento. Questa modalità assicura la registrazione automatica e tempestiva del pagamento. Eccezionalmente poi anche utilizzare il bonifico alle seguenti coordinate: IBAN IT59O0306903390100000001948; presta attenzione in questo caso ad indicare nella causale, per poter rintracciare il pagamento e sospendere le azioni di recupero, il numero di ingiunzione fiscale e il codice utenza.

Ho ricevuto una ingiunzione fiscale, ma non riesco a pagare l’intero importo. Cosa posso fare?

In via eccezionale puoi, entro la scadenza del pagamento dell’Ingiunzione Fiscale, richiedere all’indirizzo servizio.clienti@mmspa.eu un piano di rateizzazione, allegando il pagamento dell’acconto del 50% nella cui reversale dovrai indicare il codice dell’utenza e il numero di ingiunzione fiscale. Ricorda tuttavia che avresti potuto richiedere il pagamento rateizzato entro la scadenza della fattura o dei solleciti di pagamento con applicazione di condizioni più agevolate.

Ho ricevuto una ingiunzione fiscale, ma non concordo con l’importo richiesto e ritengo ci siano i presupposti per accogliere un reclamo. Cosa devo fare?

Puoi eccezionalmente entro la scadenza del pagamento dell’Ingiunzione Fiscale inviare un reclamo all’indirizzo servizio.clienti@mmspa.eu specificando dettagliatamente le motivazioni di contestazione e allegando la documentazione di supporto. Ricorda tuttavia che avresti potuto segnalare eventuali contestazioni entro la scadenza della fattura o dei solleciti di pagamento.

Ho ricevuto una ingiunzione fiscale, ma non sono (più) l’amministratore del Condominio. Cosa devo fare?

Occorre comunicare tempestivamente all’indirizzo servizio.clienti@mmspa.eu il cambio nella gestione.

Se ho ricevuto l’ingiunzione fiscale devo necessariamente rivolgermi ad un legale?

Non è necessario rivolgersi ad un legale se intendi procedere al pagamento ovvero richiedere un piano di rateizzazione o presentare un reclamo entro la data di scadenza dell’ingiunzione fiscale. Se invece intendi opporti all’Ingiunzione Fiscale devi agire in giudizio entro e non oltre 30 giorni dalla notifica (ai sensi degli artt. 2 e 3 del R.D. 14/04/1910 n. 639, come modificato dal D. Lgs. 01/09/2011 n. 150 e successive ulteriori modificazioni), dinanzi all'Autorità Giudiziaria Ordinaria competente ai sensi di legge.

Cosa è la prescrizione?

La prescrizione consiste nella perdita da parte del Gestore del diritto di esigere il pagamento di un determinato importo dopo che è trascorso un certo periodo di tempo stabilito dalla legge.

La legge dello Stato n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018), che ha introdotto il regime di prescrizione biennale che per il settore idrico (successivamente attuato dalla Delibera ARERA 547/2019/R/IDR e ss.mm. e ii.), si applica alle bollette del servizio idrico integrato con data di scadenza successiva al 31/12/2019 per determinate tipologie di utenza. Per le fatture con data di scadenza anteriore al 01/01/2020 vige invece l’ordinario termine di prescrizione quinquennale (art. 2948 del cod. civ.).

Quando posso ritenere prescritto l’importo fatturato?

Gli importi fatturati possono essere ritenuti prescritti nei casi in cui siano fatturati consumi superiori ai 2 anni (prescrizione biennale) o 5 anni (prescrizione quinquennale), decorrenti dal termine entro il quale il Gestore è obbligato a emettere il documento di fatturazione (ai sensi della Delibera ARERA 655/2015/R/IDR, entro 45 giorni dalla fine della competenza consumi fatturata), in tutti i casi in cui la responsabilità della prescrizione non sia “causa cliente”.

Come posso accorgermi degli importi prescritti?

Il Gestore ha l’obbligo di mettere in evidenza nella fattura e nella costituzione di mora se sono presenti consumi risalenti a più di 2 anni per i quali risulta maturata la prescrizione, distinguendo i casi in cui la prescrizione è responsabilità del Gestore da quelli in cui la responsabilità è del Cliente (e in tal caso l’importo non è prescritto); in quest’ultimo caso, la fattura reca la motivazione per cui, in base a casi particolari previsti dal codice civile, il credito non risulta prescritto in quanto la responsabilità della prescrizione è riconducibile all’utente. 

Come devo fare per non pagare gli importi prescritti causa Gestore?

La prescrizione del credito, cioè la possibilità di non pagare i consumi fatturati oltre il decorso del tempo, non è automatica, ma deve essere fatta valere dall'utente; a tal fine MM ha messo a disposizione un apposito  modulo allegato alla bolletta contenente consumi risalenti a più di 2 anni per i quali sia maturata la prescrizione (modulo disponibile anche qui).

Il modulo può essere inviato tramite:

  • posta elettronica: servizio.clienti@mmspa.eu
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Chi ha diritto alla prescrizione biennale?

Ai sensi della Delibera 547/2019/R/idr Allegato B hanno diritto alla prescrizione biennale:

  • gli utenti domestici, ovvero le utenze aventi tipologia Domestico residente, Domestico non residente, Condominiale.
  • le microimprese, ovvero le imprese con meno di 10 persone e fatturato annuo non superiore a 2 milioni;
  • i professionisti, ovvero le persone fisiche o giuridiche che esercitano attività di impresa.
Quando non è possibile eccepire la prescrizione?

La prescrizione è ritenuta non eccepibile, con effetto di confermare il diritto del Gestore ad esigere gli importi fatturati pur decorso il tempo, in tutti i casi in cui è “causa cliente”, e quindi se ricorrono contemporaneamente per il periodo interessato le seguenti situazioni:

  1. E’ stata accertata anche con prova fotografica, l’inaccessibilità del contatore, rilevata dagli incaricati della lettura (ai sensi della Delibera ARERA 218/2016/R/IDR e ss.mm.ii.);
  2. E’ stata inviata e ricevuta una comunicazione di sollecito alla messa a norma dell’impianto, in cui è stata comunicata l’impossibilità ad eseguire la lettura ed emettere la fattura di saldo ed è stata richiesta l’autolettura con fotografia del contatore, per consentire l’emissione della fattura di saldo (art. 2.2.9 Regolamento SII);
  3. Non è stata trasmessa l’autolettura da parte dell’utenza consumi nonostante richiesta (ai sensi della Delibera ARERA 218/2016/R/IDR e ss.mm.ii.);
  4. E’ stato comunque fatturato in acconto il consumo, in attesa di riuscire rilevare la lettura per il saldo, sulla base del consumo storico (ai sensi della Delibera ARERA 218/2016/R/IDR e ss.mm.ii.). 

Inoltre, non può essere eccepita in caso di voltura tardiva retroattiva, per ritardi nella regolarizzazione della propria posizione contrattuale.  

Come viene contabilizzata l’eccezione di prescrizione accolta?

Se l’importo eccepito è risultato prescritto per “causa Gestore” la fattura non verrà rettificata, ma il relativo importo verrà aggiornato sull’estratto conto utenza al netto della quota prescritta, senza ri-emissione di nuovo documento o rettifica del precedente.