L'acqua di MIlano

Come si contengono le perdite idriche?

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MM ha posto in essere un piano di recupero delle perdite idriche, che costituiscono uno dei principali temi da affrontare per una corretta e sostenibile gestione dei sistemi acquedottistici. La loro individuazione risulta un’attività centrale da svolgere con continuità, al fine di ridurre gli sprechi ed efficientare la rete idrica.

I principali interventi realizzati volti a ridurre le perdite idriche riguardano:

  • Descrivere sinteticamente e analizzare la filiera idrica (captazione – trattamento –distribuzione – consumo), fornendo un quadro relativo allo status attuale del sistema idrico tramite l’utilizzo di un database strutturato;
  • Prevenire efficacemente le emergenze idro-potabili, prendendo in considerazione i possibili eventi pericolosi lungo l’intera filiera idro-potabile, identificandone le cause e intervenendo su di esse in maniera preventiva;
  • Aumentare la capacità di intercettare precocemente possibili eventi di contaminazione grazie a sistemi on-line di early-warning;
  • Ridefinire le zone di protezione delle aree di captazione delle acque;
  • Potenziare la condivisione d’informazioni e di dati tra gestori, Enti ed Istituzioni che si occupano di monitoraggio e protezione del territorio e della salute;
  • Favorire una partecipazione dei cittadini più attiva e consapevole all’uso responsabile della risorsa acqua, migliorando la comunicazione.

Come si calcolano le perdite idriche

Il calcolo delle perdite idriche totali del sistema acquedottistico è definito da ARERA nella Delibera 917/2017/R/idr e prevede due differenti approcci a seconda dei parametri adottati:

  • Le perdite idriche lineari (indicatore M1a) sono definite come rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e la lunghezza della rete di acquedotto nell’anno considerato (mc/km/gg). Per questo parametro, MM ha registrato nel 2020 un indice pari a 37,5, collocandosi nella categoria “C”, ma che deve essere letto tenendo conto della complessità del sottosuolo della città di Milano dove le reti dell’acquedotto spesso di diametro considerevole (sino a 1200 mm di diametro per la distribuzione di più di 200 milioni di mc/anno) convivono con altre strutture quali linee metropolitane, tranviarie e ferroviarie, corsi d’acqua tombinati, reti di teleriscaldamento, linee del gas a media-alta pressione, linee elettriche interrate e fibre ottiche, linee per telecomunicazioni, impianti semaforici, illuminazione pubblica, etc.;
  • Le perdite idriche percentuali (indicatore M1b) sono definite come rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e il volume complessivo in ingresso nel sistema di acquedotto nell’anno considerato. Per questo parametro, MM ha registrato nel 2019 un indice pari a 14,4%, collocandosi nella categoria “A”, a fronte di una media italiana di oltre il 40%.

Per entrambi gli indicatori, le iniziative poste in essere da MM hanno consentito negli anni di migliorare le performance aziendali, anche in relazione alle principali Società operanti nel settore. Un esempio è l’impiego della tecnologia Smart Metering sui contatori delle utenze, che favorisce un efficientamento delle letture e di conseguenza una maggiore tempestività di intervento in caso di perdite, prelievi abusivi, guasti, frodi e altre problematiche, una migliore analisi del bilancio idrico con ottimizzazione della gestione idraulica della rete, oltre che una riduzione dei contenziosi con gli utenti.

Oltre al monitoraggio delle perdite, MM interviene nella difesa idraulica del territorio in caso di esondazione dei corsi d’acqua superficiali e attua gli interventi di manutenzione dei tratti sotterranei dei corsi d’acqua naturali e artificiali (le cosiddette “tombinature”), e dei pozzi di controllo dell’innalzamento della falda, per conto del Comune di Milano. MM garantisce così la piena funzionalità delle reti acquedotto e fognatura, evitando i rischi di dispersione di reflui nel sottosuolo e salvaguardando la falda acquifera.

 

L'impiego della fibra ottica per il controllo della fognatura

Nel 2019 MM ha avviato in via sperimentale la posa di fibra ottica nel centro storico di Milano per il controllo di alcuni parametri strutturali e di qualità di condotti fognari.
L'intervento è finalizzato a dotare il sistema fognario di Milano di un'infrastruttura di monitoraggio in continuo delle eventuali deformazioni connesse a cedimenti statici delle condotte e dei principali parametri fisici come la temperatura, il livello dell'acqua e la portata di condotta, e la velocità dell'acqua, che permettono ad esempio di individuare l'ingresso di eventuali acque parassite. La tecnologia adottata si basa sulle proprietà delle fibre ottiche che, correttamente installate all'interno dei condotti fognari e collegate a idonei software di elaborazione, costituiscono un sensore continuo o puntuale di grandezze di deformazione e fisiche.